Siamo una realtà che vive di contenuti con curiosità e passione per ciò che ci circonda.
Se dobbiamo definirci in poche parole, siamo un content provider, produttore e fornitore di contenuti, che ha maturato 40 anni di esperienza come casa di produzione. Al know-how produttivo abbiamo integrando diverse risorse in grado di fornire il miglior supporto di consulenza e formazione editoriale, tecnica e strategica per la comunicazione
Ma se dobbiamo raccontarci in termini più estesi? Siamo dei sognatori, perché in un mondo schiavo degli algoritmi, del "low cost", vogliamo dare spazio a umanità ed empatia, fattori che alle origini della nostra storia - era il dopoguerra - costituivano una base più che sufficiente per suggellare accordi importanti, anche con una semplice stretta di mano.
A quei tempi, la parola era una e non si usavano paroloni o inglesismi per rendere più credibile il proprio lavoro.
Passione e iniziativa erano sufficienti ad avviare un'attività e se eri bravo ti si aprivano porte e portoni.
In oltre 40 anni di attività siamo usciti indenni – più che bene – da almeno 5 rivoluzioni tecnologiche. Abbiamo esplorato continenti remoti, raccontato la storia di cosmonauti, esploratori, soldati e sognatori. Abbiamo incontrato personaggi che hanno scritto la storia, abbiamo organizzato eventi, viaggi e grandi manifestazioni sportive.
Oggi il nostro dinamismo e la nostra concretezza sono al servizio delle storie che raccontiamo con passione, alla costante ricerca dell'equilibrio ideale tra tecnica e contenuti.
Ci siamo chiesti "chi vogliamo essere" nel XXI secolo? Abbiamo giocato con gli archetipi narrativi scoprendo che siamo dei guerrieri che hanno un sogno: diventare maghi. Forza e flessibilità con un pizzico di magia per affrontare un mondo sempre nuovo, in costante evoluzione, che necessita di punti fermi e regole di comportamento ferree per poter essere affrontato.
Se sei ancora qui, forse vuoi sapere di più della storia che abbiamo da raccontare. Tutto ha avuto inizio con un uomo che ha saputo cogliere l'attimo, che ha vissuto davvero e ha fatto di tutto, persino ideare la Stramilano! Il suo nome? Renato Cepparo...
Le origini di Story Farm risalgono all'immediato dopoguerra, quando un reduce squattrinato, di ritorno dalla prigionia in Russia, affascinato dall'immagine dinamica, riesce a comprare una cinepresa. Nasce un amore che diventerà una passione prima che lavoro. Con la sola quinta elementare, una curiosità innata e una grande intraprendenza, Renato Cepparo inizia un percorso che sarà costellato di esperienze incredibili, successi e grandi soddisfazioni.
Erano trascorsi alcuni mesi dalla conquista dell’Everest, quando Renato venne coinvolto nell'organizzazione della spedizione italiana al K2 del 1954. Il vice presidente del Club Alpino Italiano, il vulcanico trentino Amedeo Costa, gli assegnò l'incarico di approntare le attrezzature cinematografiche per l'impresa. Si era convinto della alta professionalità di Renato dopo aver visto "Come non si va in montagna", un cortometraggio comico che aveva prodotto e interpretato coi baffoni neri alla Groucho, uno dei tre fratelli Marx. Sino ad allora nessuno aveva ancora filmato a 8.000 metri.
Due i problemi da risolvere: il peso delle cineprese e la garanzia di funzionamento a bassissime temperature.
Giorni prima Renato aveva avuto modo di provare una piccola cinepresa, installata sugli aerei da caccia statunitensi in tempo di guerra, che lo aveva colpito per la sua leggerezza e manovrabilità. Decise così di adottarla.
Il caricatore conteneva solo 15 metri di pellicola, pari a un minuto e 25 secondi esatti; un po' pochi, ma sufficienti, come poi si dimostrò, per catturare sequenze indimenticabili, come lo sventolio del tricolore in vetta e i due alpinisti, Achille Compagnoni e Lino Lacedelli.
Si trattava però di garantire il funzionamento anche agli ipotetici 40/50 gradi sotto zero sul crestone Duca degli Abruzzi. Renato sperimentò tutte le sostanze lubrificanti più idonee ma purtroppo, nel corso delle sperimentazioni al Plateau Rosa, sopra Cervinia, il meccanismo si bloccava attorno ai 10/12 gradi sotto zero. Finché gli venne un'idea semplicissima: l'eliminazione totale di ogni anticongelante. Funzionò, permettendo di realizzare indimenticabili riprese fatte dai due alpinisti in vetta.
Unico rammarico, Achille Compagnoni, raggiunta la cima, si tolse un guanto per sostituire il caricatore e subì un grave congelamento alle dita della mano destra.
Sono gli anni della rinascita, la radio è il primo strumento di informazione e intrattenimento. Ma Renato vuole puntare sull’immagine dinamica. E perché non partire dal Giro d’Italia, la manifestazione più importante dell’epoca? È il 1953, Renato firma un accordo di sponsorizzazione con Galbani, compra 3 furgoncini, le cineprese e l'attrezzatura necessaria, e parte al seguito del Giro. Ogni giorno gli operatori riprendono le fasi salienti e una troupe documenta la città di arrivo. A fine tappa tutti dentro ai pulmini per sviluppare la pellicola e montare con la moviola il meglio della giornata. Tre ore dopo la fine della corsa, nella piazza principale stipata di persone, si proietta la tappa appena conclusa. All'epoca la pellicola non registrava anche l'audio e quindi viene assoldato uno speaker che fa dal vivo la cronaca della giornata. E il commentatore al seguito della carovana è un giovane promettente di nome Enzo Tortora.
In breve Renato dà vita a uno stabilimento cinematografico e inizia una florida attività di produzione documentaristica. La prima opera, Il Mondo in Fiamme, vede la luce a fine anni '50. Proporre sul mercato la storia della Seconda Guerra Mondiale; ai più sembra una follia, a così pochi anni dalla fine del conflitto. Ma Renato è sicuro del successo. E così avviene; acquistata da varie televisioni nel mondo, ha venduto quasi 1 milione di copie anche in videocassetta e DVD; l’ultima copia in DVD è stata acquistata nel 2015, a oltre 60 anni dalla nascita della serie.
Negli anni '70 Renato, da sempre fautore dello sport per il bene di corpo e spirito, si fa promotore di grandi eventi sportivi non competitivi. Nel 1971 nasce la marcia Milano-Proserpio - ridente paesino in provincia di Como, dove aveva una casa. Roberto, primo dei due figli, entra nel progetto con entusiasmo.
Nel 1972, ha l'idea di una marcia non competitiva, con il percorso interamente nella città di Milano. Nasce la Stramilano, un appuntamento sportivo che diventa simbolo di Milano.
Non pago di tante iniziative sportive, Renato decide di finanziare e organizzare la Prima Spedizione Italiana in Antartide (estate antartica 1975-1976), allo scopo di portare l'Italia ad aderire al Trattato Antartico. Alla conclusione della spedizione, la base, dedicata all'esploratore Giacomo Bove, venne donata allo Stato italiano, che incredibilmente la abbandonò a sé stessa.
Grazie a questa spedizione e dopo numerose petizioni, il 18 marzo 1981, l'Italia aderì al Trattato Antartico.
Per visionare il documentario: La prima spedizione italiana in Antartide
Alla fine degli anni '70 le frequenze televisive avevano spiccato il volo verso un mercato libero, ma non regolamentato. Ci fu un proliferare di canali televisivi che costituì un fenomeno unico sul pianeta.
In questo business si buttarono affaristi, improvvisatori, speculatori e pochi, molto pochi, professionisti.
La pirateria e l'incompetenza erano i pilastri portanti delle nuove televisioni, salvo rare eccezioni.
Forti dell'esperienza in campo cinematografico, Renato e Roberto si tuffano nel mondo dei canali televisivi privati, mettendo in piedi UVC, Universal Video Corporation, centro di produzione e post-produzione televisivo.
La nuova attività è in piena fase di sviluppo quando avvienne l'incontro casuale con Silvio Berlusconi.
Berlusconi si è da poco avventurato anche nel mondo televisivo, allestendo Telemilano, e chiede a Renato un parere. Dopo il giro d'ispezione Renato esprime i propri dubbi sull'organizzazione; Berlusconi, di rimando, gli chiede di metterci mano! Senza alcun accordo scritto e avendo avuto carta bianca, Renato "rivolta" Telemilano ponendo le basi per la futura nascita del network Canale 5.
All'inizio del 1979 l'obiettivo è di potenziare l'ascolto del canale trasmettendo programmi di più alto livello. Nell'aprile dello stesso anno Renato e Roberto partecipano al MIP-TV di Cannes, il più importante mercato internazionale dei programmi televisivi, acquisendo alcune tra le migliori serie televisive.
Al terzo giorno sulla prima pagina del notiziario della fiera appare un articolo intitolato: "Esplode il mercato italiano. Le società Universal Video Corporation e Rete Italia, acquistano in un giorno due milioni di dollari di programmi".
Fu in quel momento che l'immagine di Berlusconi si delineò per la prima volta in campo televisivo internazionale.
Alla UVC nasce un centro di doppiaggio che opera a pieno regime per realizzare l'edizione italiana di tutti i film acquistati, e un centro di duplicazione dei programmi che Telemilano deve inviare giornalmente a tutta la catena di canali privati che stanno legandosi a quello che diventerà poi Canale 5.
Nel giro di tre anni UVC diventa uno dei primi centri di produzione e postproduzione televisivi d'Italia. Realizzare impegnative produzioni di spot pubblicitari, impiegando tecnologie sempre più avanzate, specialmente nel settore della computer grafica.
Le nuove tecnologie elettroniche, in particolare quelle per il montaggio e per gli effetti speciali, sono in costante evoluzione. L'evoluzione tecnologica diventa inarrestabile!
In pochi anni si passa dalla pellicola al videonastro. Nasce la videocassetta e esplode il mercato home-video.
Roberto decide che è il momento giusto per entrare in questo mercato emergente. Vede così la luce Cinehollywood, casa editrice con una forte vocazione culturale, specializzata in campo documentaristico.
È il modo ideale per valorizzare i contatti internazionali acquisiti negli anni con noti produttori, distributori e importanti canali televisivi mondiali.
Considerata la scarsa propensione alla lettura dell'italiano medio e l'interesse tuttavia diffuso da parte del pubblico all'approfondimento dei temi più disparati, Cinehollywood si pone l'obiettivo di produrre e distribuire sul mercato italiano ed europeo documentari di alta qualità.
Una grande missione di divulgazione.
Il 1991 è l'Anno Internazionale dello Spazio e Renato completa per Cinehollywood una grande produzione sulla Storia della Conquista dello Spazio.
Come promuoverla? Semplice: invitando a Milano i più grandi astrofisici, scienziati e astronauti per una conferenza che unisca per la prima volta Europa, USA e URSS! Dopo meno di due anni dalla caduta del Muro, che vuoi che sia!
La NASA invia senza battere ciglio Jeffrey Hoffman. Ma l'Unione Sovietica è al collasso! Ad agosto un colpo di stato contro Gorbaciov è stato sventato in extremis. L'Agenzia Spaziale Sovietica è allo sbando e trovare un addetto che parli inglese è un'impresa titanica.
Con tenacia e fantasia si riesce ad agganciare un personaggio sovietico di rilievo dell'agenzia Glavkosmos, che prende a cuore l'iniziativa. A Milano arriva così il cosmonauta sovietico Anatoli Soloviev, recordman di permanenza nello spazio a bordo della stazione spaziale MIR.
Memorabile l'incontro all'aeroporto di Malpensa; Hoffman si avvicina a Soloviev e lo saluta in un perfetto russo. Basta poco e il ghiaccio è rotto. Saranno 3 giorni indimenticabili da cui nasce una serie di collaborazioni tra Hoffman e Soloviev, prima, e tra le diverse agenzie spaziali più avanti.
In un certo senso, si può dire che anche noi abbiamo contribuito alla distensione Est-Ovest!
Tra la fine degli anni '90 e l’inizio dei 2000 anche Andrea ed Emanuele, il primo e l’ultimo dei tre figli di Roberto, entrano nel settore. Tre generazioni a confronto.
Sono anni di grande crescita. Il pacchetto clienti si allarga ai grandi nomi dell’editoria per realizzare collane video che riscontrano un considerevole successo di pubblico.
I grandi marchi della documentaristica approdano via via in Italia affidandosi all'esperienza e alla passione di una famiglia che ha ormai creato un'azienda ben strutturata. Discovery Channel, National Geographic, History Channel e altri marchi internazionali siglano accordi distributivi in esclusiva.
Nel 2007 Cinehollywood lancia l'edizione italiana di Pianeta Terra, la più grande serie naturalistica mai realizzata, prodotta da BBC.
Roberto decide di organizzare una giornata dedicata al Pianeta presso il Museo di Storia Naturale di Milano con conferenze, proiezioni e giochi.
"Quanta gente parteciperà?" si chiede.
Un mese prima nello stesso museo un evento per il film di Harry Potter aveva richiamato più di 8.000 persone; un record.
Possiamo sperare, se tutto va bene, in 3.000/4.000 ingressi - dicono i responsabili del museo.
Domenica 25 marzo 2007, mezz'ora prima dell'apertura, fuori dal museo c'è una fila di 200 metri. Alle 10, il direttore chiede di contingentare le entrate per ragioni di sicurezza: "Non ho mai visto niente di simile in trent'anni di lavoro".
Quel giorno, con oltre 11.000 presenze, Pianeta Terra sconfisse Harry Potter!
La passione per i viaggi è sempre stata nel DNA di famiglia. E spinto da questa passione e dall’amore per le due ruote, nel 2006 Andrea assiste per la prima volta dal vivo al Tourist Trophy dell’Isola di Man, la più antica corsa motociclistica della storia. È una folgorazione!
Mondocorse, il dipartimento motoristico del gruppo, riceve tante le richieste di clienti che vorrebbero assistere al mitico TT. Nasce così, in modo quasi casuale, l'idea di organizzare un viaggio per gli appassionati di Mondocorse. Il viaggio si rivela un successo, i clienti sono entusiasti, ed esso diventa un appuntamento fisso per gli amanti delle due ruote.
Il successo di questa esperienza e il grande l'amore per la scoperta e per la cultura italiana, insinuano un'idea apparentemente folle, che però in breve diventa una realtà: nel 2014 nasce Charme&Adventure, Travel Designer che offre a una clientela internazionale di alta gamma viaggi di lusso in Italia, focalizzati su attività ed esperienze esclusive su misura.